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Il giardino
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Statua di Cesare Augusto 

Nato come giardino all'italiana, ha otto statue del XVII° secolo allora al centro di grandi aiole delimitate dal bosso, in onore di Augusto e di esponenti della Famiglia San Bonifacio.

I viali di accesso a Sud e a Ovest sono segnati da grandi pilastri e cancelli in ferro battuto, sormontati  dallo stemma e dalle statue di Minerva e Marte.

Nel tempo ha subito variazioni fino a diventare nel 1810 un giardino con prato bordato dalla convallaria.

Dopo un intervento agli inizi del secolo scorso del giardiniere Sgaravatti nella parte Sud, il Giardino ritorna a prato verde, con le rose a Est e a Nord e gli oleandri lungo le mura di recinzione. 

Ai lati del cortile, in due giardini chiusi fino al 1800, fioriscono i lillà, le ortensie e le peonie.

Le rose sono oltre 300, in prevalenza da collezione, ma anche moderne.

Lungo i viali le Rampicanti e altre dedicate ai Castelli e ai Giardini francesi. Un gruppo di Galliche ricorda le rose della Malmaison, importate da Giuseppina Beauharnais e dipinte da Redouté.

Un gruppo è dedicato a Shakespeare, Romeo & Juliet, altre a musicisti, pittori, poeti e  scrittori. Il Rinascimento è rappresentato dalle rose Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Palladio. La più bella è la Variegata di Bologna, la più bianca Ilaria Alpi, la più rossa Heatcliff, la più generosa Mozart, la più resistente Penelope, la più profumata Baronne Prévost, la più spettacolare Banksia alba.

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Grassa moglie di Ceresio Monticolo

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